LA CUCINA CASALINGA PER IL CANE
Importanti osservazioni da fare al momento si decidesse di utilizzare una cucina casalinga per il nostro cane.
Scartiamo subito l'ipotesi di dare ai nostri cani gli avanzi di cucina, perché è follia pura.
Il fare un buon pasto fresco è molto difficile, in quanto bilanciare tutti gli ingredienti perché possa diventare una dieta sana ed equilibrata non è cosa da tutti, infatti questa pratica dovrebbe essere demandata ad un nutrizionista professionista.
Normalmente, al cane viene dato un impasto povero, composto da proteine di origine animale e carboidrati omettendo di mettere i grassi, vitamine e sali minerali, senza contare il rispetto kilo-calorico.
Tuttavia, per non commettere errori, è importante conoscere bene gli alimenti consentiti e quelli da evitare o da somministrare con parsimonia.
E' da tenere sempre in considerazione che il cane è una macchina, semplice ma complessa allo stesso tempo, di conseguenza entro limiti ragionevoli, è importante adattare l'alimentazione al suo metabolismo, essendo quest'ultimo individuale.
In altre parole, dosare i singoli nutrienti in funzione della EM/d e di conseguenza delle Kc.
E' importante, quindi, in quanto una dieta è basata sul fatto che non abbia ne eccessi ne carenze.
Prima regola
Il pasto fresco o secco, estate o inverno deve essere sempre caldo. Da adulto, tollera con difficoltà il lattosio, per cui la somministrazione di latte potrebbe indurre la comparsa di diarrea. Tra la carne va evitata quella cruda in genere per il pericolo del contagio di salmonellosi, ma in particolare quella di maiale per il rischio di pseudorabbia, un'encefalite letale provocata da virus a cui l'uomo risulta immune. E' sufficiente scottarla al vapore per limitare la perdita di sostanze nutrienti.
Va inoltre evitate la somministrazione di cibi freddi da frigo o troppo caldi, quella di uova crude (per la presenza nell'albume dell'avidina, anti-nutriente che può portare a carenza di biotina, vitamina del gruppo B) o di razioni eccessive o troppo frequenti di fegato, alimento di cui il cane è particolarmente ghiotto, ma che ad alte dosi può causare un'intossicazione da sovraccarico di vitamina A e fosforo che sballa il rapporto calcio/fosforo, specie in fase di prima crescita.
Il tuorlo o rosso d'uovo, invece, è ottimo anche crudo, perché ricco di grassi, proteine e vitamine.
La buccia d'uovo è sostanzialmente inutile somministrarla perché l'acido cloridico la distruggerebbe prima di poter essere assimilata.
La migliore prevenzione in tal senso è quella di non dare o evitare al cane l'uva e uvetta secca. Birra vino e alcolici non vanno in alcun modo somministrati al cane. Questo perché nell'animale l'alcol produce lo stesso effetto, in modo concentrato, sul fegato e sul cervello che ha sugli esseri umani.
Per giunta, ne occorre molto meno per causare problemi come vomito, diarrea, depressione del sistema nervoso centrale, problemi di coordinazione, difficolta respiratoria e coma sino alla morte.
Va ricordato che tanto più piccolo è il cane tanto maggiore è l'effetto nocivo dell'alcol a parità di dose somministrata.
L'alimentazione del cane dovrebbe essere priva di cipolle, che già a piccole dosi producono un effetto negativo sulla salute dei globuli rossi circolanti. Pertanto l'ingestione di questo alimento, direttamente o indirettamente, rischia di provocare una vera e propria anemia emolitica, che in alcuni casi può risultare fatale a provocare questi problemi è il tiosolfato.
i Segni di tossicità compaiono dopo uno-quattro giorni dall'ingestione delle cipolle con vomito diarrea e urine di colore scuro sono i principali segni clinici. Si noti che molto spesso la polvere di cipolla è presente negli omogeneizzati per umani, che devono per questo essere esclusi dall'alimentazione del cane, specie se malato. Altre verdure sconsigliate sono tutti i tipi di cavolo le patate di colore verde e le foglie che sono velenose, le carote crude non vengono assimilate e i pomodori, la parte verde dove è attaccato alla pianta è tossica perché contiene solanina che determina problemi gastrointerinali e danni al sistema nervoso centrale, tuttavia il pomodoro maturo non è tossico ma il suo utilizzo crea un iper acidità gastrica dannosa per lo stomaco.
Non va dato al cane nemmeno l'aglio, che comunque si legge in alcune etichette di cibo secco per cani ma in quei casi dovrebbe trattarsi di un estratto d'aglio che va a ricavare solo le parti utilizzabili.
L'avocado, tutto foglie semi il frutto va assolutamente evitato per la sua tossicità. tutta la frutta secca va evitata perché aumenta in maniera esponenziale la glicemia. Eccezione per le noci che possono arrivare ad un massimo di due al giorno.
L'intenzione di questo post è quello di fare un po' di luce su cosa evitare nell'alimentazione del cane onde evitare problematiche anche gravi.
Chi fosse interessato ad approfondimenti su questo importante argomento può contattarmi al 3204177093 Filippo Cecchinato
Esperto in nutrizione del cane certificato FCC
Scartiamo subito l'ipotesi di dare ai nostri cani gli avanzi di cucina, perché è follia pura.
Il fare un buon pasto fresco è molto difficile, in quanto bilanciare tutti gli ingredienti perché possa diventare una dieta sana ed equilibrata non è cosa da tutti, infatti questa pratica dovrebbe essere demandata ad un nutrizionista professionista.
Normalmente, al cane viene dato un impasto povero, composto da proteine di origine animale e carboidrati omettendo di mettere i grassi, vitamine e sali minerali, senza contare il rispetto kilo-calorico.
Tuttavia, per non commettere errori, è importante conoscere bene gli alimenti consentiti e quelli da evitare o da somministrare con parsimonia.
E' da tenere sempre in considerazione che il cane è una macchina, semplice ma complessa allo stesso tempo, di conseguenza entro limiti ragionevoli, è importante adattare l'alimentazione al suo metabolismo, essendo quest'ultimo individuale.
In altre parole, dosare i singoli nutrienti in funzione della EM/d e di conseguenza delle Kc.
E' importante, quindi, in quanto una dieta è basata sul fatto che non abbia ne eccessi ne carenze.
Prima regola
Il pasto fresco o secco, estate o inverno deve essere sempre caldo. Da adulto, tollera con difficoltà il lattosio, per cui la somministrazione di latte potrebbe indurre la comparsa di diarrea. Tra la carne va evitata quella cruda in genere per il pericolo del contagio di salmonellosi, ma in particolare quella di maiale per il rischio di pseudorabbia, un'encefalite letale provocata da virus a cui l'uomo risulta immune. E' sufficiente scottarla al vapore per limitare la perdita di sostanze nutrienti.
Va inoltre evitate la somministrazione di cibi freddi da frigo o troppo caldi, quella di uova crude (per la presenza nell'albume dell'avidina, anti-nutriente che può portare a carenza di biotina, vitamina del gruppo B) o di razioni eccessive o troppo frequenti di fegato, alimento di cui il cane è particolarmente ghiotto, ma che ad alte dosi può causare un'intossicazione da sovraccarico di vitamina A e fosforo che sballa il rapporto calcio/fosforo, specie in fase di prima crescita.
Il tuorlo o rosso d'uovo, invece, è ottimo anche crudo, perché ricco di grassi, proteine e vitamine.
La buccia d'uovo è sostanzialmente inutile somministrarla perché l'acido cloridico la distruggerebbe prima di poter essere assimilata.
La migliore prevenzione in tal senso è quella di non dare o evitare al cane l'uva e uvetta secca. Birra vino e alcolici non vanno in alcun modo somministrati al cane. Questo perché nell'animale l'alcol produce lo stesso effetto, in modo concentrato, sul fegato e sul cervello che ha sugli esseri umani.
Per giunta, ne occorre molto meno per causare problemi come vomito, diarrea, depressione del sistema nervoso centrale, problemi di coordinazione, difficolta respiratoria e coma sino alla morte.
Va ricordato che tanto più piccolo è il cane tanto maggiore è l'effetto nocivo dell'alcol a parità di dose somministrata.
L'alimentazione del cane dovrebbe essere priva di cipolle, che già a piccole dosi producono un effetto negativo sulla salute dei globuli rossi circolanti. Pertanto l'ingestione di questo alimento, direttamente o indirettamente, rischia di provocare una vera e propria anemia emolitica, che in alcuni casi può risultare fatale a provocare questi problemi è il tiosolfato.
i Segni di tossicità compaiono dopo uno-quattro giorni dall'ingestione delle cipolle con vomito diarrea e urine di colore scuro sono i principali segni clinici. Si noti che molto spesso la polvere di cipolla è presente negli omogeneizzati per umani, che devono per questo essere esclusi dall'alimentazione del cane, specie se malato. Altre verdure sconsigliate sono tutti i tipi di cavolo le patate di colore verde e le foglie che sono velenose, le carote crude non vengono assimilate e i pomodori, la parte verde dove è attaccato alla pianta è tossica perché contiene solanina che determina problemi gastrointerinali e danni al sistema nervoso centrale, tuttavia il pomodoro maturo non è tossico ma il suo utilizzo crea un iper acidità gastrica dannosa per lo stomaco.
Non va dato al cane nemmeno l'aglio, che comunque si legge in alcune etichette di cibo secco per cani ma in quei casi dovrebbe trattarsi di un estratto d'aglio che va a ricavare solo le parti utilizzabili.
L'avocado, tutto foglie semi il frutto va assolutamente evitato per la sua tossicità. tutta la frutta secca va evitata perché aumenta in maniera esponenziale la glicemia. Eccezione per le noci che possono arrivare ad un massimo di due al giorno.
L'intenzione di questo post è quello di fare un po' di luce su cosa evitare nell'alimentazione del cane onde evitare problematiche anche gravi.
Chi fosse interessato ad approfondimenti su questo importante argomento può contattarmi al 3204177093 Filippo Cecchinato
Esperto in nutrizione del cane certificato FCC
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