COME DEVE ESSERE UNA CROCCHETTA


In generale si può dire che l'alimentazione fresca è sempre la migliore, se ben equilibrata e studiata in modo tale da personalizzarla. Seguendo regole precise e calcolando il fabbisogno giornaliero del cane, possiamo garantirgli una vita longeva e serena.

Il dramma, a mio parere, di tutti i nutrizionisti, sta nella gestione di regole, per quanto semplici, che il proprietario del cane deve seguire. Non è raro sentire i proprietari, giustificare aggiunte ai pasti,di alimenti non proprio consigliati dal nutrizionista, che fa un gran lavoro, magari per rimettere in ordine un po di cose. Frasi del tipo " come faccio con quegli occhioni....si avvicina al tavolo e non resisto lo devo accontentare". Un classico che mette sottosopra tutto il lavoro fatto.
Saranno state rispettate le dosi? I modi di cottura? Le integrazioni? Si potrebbe continuare per un po' per arrivare poi alle solite conclusioni " la crocchetta"
Non che con la crocchetta i problemi non ci siano, in effetti le aggiunte vengono comunque fatte, i dosaggi possono essere sbagliati etc. etc. Quanto meno però ridurremo al minimo gli errori. Alla fine il succo del discorso va a finire sulla comodità, inutile nasconderlo, ormai ognuno di noi ha i tempi ristretti e la crocchetta è comoda.
A questo punto non resta che cercare di capire quale sia la crocchetta giusta per il nostro cane.

Il mercato offre svariate possibilità, dalle più grandi alle più piccole, le più costose e le meno costose le naturali o meno, con simbolo di garanzia, magari alle spalle del simbolo non esiste nessuna normativa,insomma tanto da mettere in confusione il più esperto.
La verità a mio parere la troviamo sempre nelle risposte che il cane ci dà. Spesso però ci accorgiamo tardi del malessere del cane, perché spesso non è semplice osservare il proprio cane e notare problematiche che solo occhio esperto potrebbe vedere.
Come possiamo difenderci da tutto ciò? E' sicuramente importante farsi una cultura ed imparare ad osservare il proprio cane, facendo attenzione per esempio non solo alle feci ma anche a pelo, occhi, lingua, gengive, e se noto rossori particolari, forfora, un pelo poco lucido, la lingua non rosea mi devo allarmare probabilmente quello che sta mangiando non va bene.
Altra cosa importante è valutare bene la crocchetta che stiamo utilizzando. Una volta capito che l'azienda produttrice segue tutte le migliori procedure per ottenere un buon prodotto, quindi fa attenzione alle materie prime, utilizza una estrusione a caldo, non utilizza conservanti o chimica in generale, non utilizza farine etc. siamo a buon punto, ma non è detto che quella crocchetta effettivamente vada bene. Manca la valutazione della formulazione, fattore che non va assolutamente sottovalutato. Il contenuto proteico o "proteina grezza" ed i grassi ,in un cane adulto non devono superare certi limiti. Io propongo per esempio prodotti con contenuto proteico del 20-23% e 12-13% di grassi, questo perché in cane che ha già raggiunto il massimo della crescita, non ha necessità di dosaggi come un cucciolo che necessita di valori più alti.
Bene, abbiamo valutato tutto! No, assolutamente no. Non è detto che una crocchetta di altissima qualità sia adatta, va preso in considerazione quale carne, quale cereale etc è adatto. La chinesiologia per esempio ci può aiutare molto in questa scelta, e ci indicherà quale alimento è energicamente più adatto al nostro cane, ma questo è un argomento molto articolato che merita un articolo dedicato.

Quando valuto una crocchetta mi aspetto di trovarmi tra le mani un prodotto friabile o che con una minima pressione si sbricioli, per avere una buona digeribilità, che non mi unga le mani con oli che spesso vengono aggiunti alla fine della produzione per riportare  principi nutritivi persi nella  cottura, ma anche conservanti. Non dovrà avere odori cattivi al nostro naso, che risulteranno molto apprezzati dal cane, ma che non sono indice di qualità.

In Prins ho riscontrato elementi molto importanti  che differenziano il prodotto finale. Parliamo in effetti,non di una crocchetta classica ma di un pressato. E' un prodotto che viene cotto e pressato a basse temperature per rispettare i principi nutritivi, poi estruso perché prenda la forma di un pellet.
La cosa che mi è saltata subito all'occhio è stata la digeribilità, mettendo uno di questi pellet in un bicchiere di acqua calda, a simulare lo stomaco del cane, nel giro di 5-10 minuti ha cominciato a sgretolarsi, facendomi capire i velocissimi tempi di assimilazione, e prevenzione alla torsione di stomaco, il profumo della crocchetta è assolutamente naturale, vista poi la formulazione che rispetta le necessità per un cane adulto, in questo caso abbiamo un contenuto di proteina grezza del 23% ed un13% di grassi, mono proteico all'anatra senza cereali, che vengono sostituiti dai legumi e la patata. 
In termini di salute e prevenzione una crocchetta come questa, mi darà innumerevoli vantaggi.
Assimilazione veloce= 1 Organi preposti alla digestione meno affaticati
                                     2 Energia disponibile per le attività in minor tempo
                                    3 Prevenzione dalla torsione di stomaco

Valori proteici corretti 1 Rispetto di fegato e reni quindi non intossicati dagli acidi prodotti
                                        dal catabolismo
                                     2 Cute e pelo visivamente più sani
                                     3 Meno rossori cutanei significano meno medicinali, con tutti i benefici in
                                         termini di salute ed economici che ne derivano.

Facciamo quindi molta attenzione a ciò che diamo al nostro cane, apparentemente si crede che un prodotto meno costoso sia la soluzione economica più vantaggiosa, spesso non si tiene in considerazione che un alimento meno costoso probabilmente avrà indicazioni di dosaggio più alto, proprio perché in un modo o nell'altro devo sempre raggiungere il fabbisogno del cane, quindi se nella croc che ho scelto non avrò carni o materie prime con un valore biologico ottimale, dovrò aumentare i dosaggi, al contrario con materie prime con valore biologico ottimale raggiungerò il fabbisogno con meno prodotto, il sacco quindi durerà di più e probabilmente i costi che apparentemente sembrano alti in prima valutazione si riveleranno molto più vantaggiosi, sia in salute che in portafoglio.
                                     
 

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Filippo Cecchinato




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